Sulmona. La sede storica della Cgil tra i beni visitati nelle giornate Fai d’autunno

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C’è anche la sede storica della Cgil di Sulmona tra i beni artistici e culturali italiani che sabato 12 e domenica 13 ottobre, in tutta Italia, sono stati aperti al pubblico grazie alla tredicesima edizione le Giornate d’Autunno promossa dal Fai (Fondo ambiente italiano). L’iniziativa rappresenta uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Da nord a sud della penisola 700 luoghi straordinari, poco conosciuti e valorizzati oppure insoliti e curiosi, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, hanno aperto al pubblico in 360 città. Le Giornate Fai, organizzazione non-profit che dal 1975 si impegna per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, si tengono in primavera e in autunno.

A Sulmona, la delegazione Fai ha accompagnato i visitatori alla scoperta della bellezza di alcuni palazzi nobiliari. Tra questi, Palazzo Corvi, sede storica della Camera del lavoro di Sulmona che ospita gli uffici della Cgil. Risalente alla fine del 1600, l’edificio fu istrutto dal terremoto del 3 novembre 1706 e ricostruito nel 1770. Si trova nel cuore del centro storico della città del poeta Publio Ovidio Nasone, presso l’antica porta “Salvatoris”, al limitare delle mura di epoca romana.

Nel palazzo sono presenti importanti stemmi, superfici dorate che ricoprono i soffitti, medaglioni con sculture in bassorilievo, una piccola cappella signorile che conserva il pavimento originale a disegni composti ottagonali.

Di importante valore artistico sono il salone di rappresentanza con la volta a padiglione abbellita da vari fregi in oro zecchino e la sala dell’Aurora, dove una pittura a tempera posta sulla volta ritrae la figura allegorica dell’Aurora.

Nell’edificio monumentale è presente una rara epigrafe latina (C.I.L. IX 3160) che secondo un’analisi paleografica risalirebbe alla prima metà del III secolo d.C. Per l’occasione, le pensionate e i pensionati della lega Spi Cgil di Sulmona e Valle Peligna si sono messi a totale disposizione della Delegazione Fai garantendo l’apertura della sede e l’assistenza ai visitatori nelle due giornate di visita.

L’attuale sede della Camera del lavoro fu acquistata e restaurata, con una sottoscrizione tra lavoratrici e lavoratori,  negli anni Novanta e inaugurata dall’allora segretario generale Cgil Bruno Trentin il 14 dicembre 1994. Oggi la sala riunione è intitolata proprio a Bruno Trentin.

Il restauro ha posto fine al degrado dell’edificio, consentendo di restituire alla città un monumento che oggi arricchisce il già notevole patrimonio storico e artistico che Sulmona può vantare. La Camera del lavoro nasce agli inizi del 1900 ad opera di ferrovieri socialisti e anarchici con qualifica di macchinisti e fuochisti che venivano trasferiti a Sulmona dai Depositi locomotive del Nord Italia perché ritenuti sovversivi e di più avanzata coscienza sociale.

Ciò determinò un importante e consistente nucleo di lavoratori sindacalizzati, tant’è che nel 1903 Sulmona divenne la sede nazionale del Sindacato conduttori locomotive e affini. Negli anni Sessanta, lo sviluppo industriale porta la Fiat e la Siemens-Ace a Sulmona e la Camera del lavoro si sviluppa in tutta la Valle Peligna, esercitando non solo le primarie funzioni contrattuali, ma esercitando un ruolo confederale nel rappresentare gli interessi generali dei lavoratori. Storica è la battaglia per la tutela ambientale degli anni Settanta che portò alla nascita di cinque aree naturali (parchi e riserve) nella regione Abruzzo.

Oggi la Camera del lavoro sulmonese vive la dura realtà delle zone interne dell’Abruzzo segnate da spopolamento, emigrazione giovanile e mancanza di lavoro, ma rimane in prima linea per la difesa dei diritti fondamentali delle persone in settori come la sanità, l’istruzione, i trasporti e l’ambiente.